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Giornata Internazionale del Farmacista: il Presidente Mandelli scrive ai farmacisti italiani

Roma, 25 settembre 2021. In occasione della Giornata Internazionale del Farmacista, il Presidente della  FOFI ha scritto un messaggio ai farmacisti italiani, che qui riportiamo integralmente.

 

Care colleghe, cari colleghi,

                        Quest’anno il tema scelto per la Giornata Internazionale del Farmacista, che dal 2009 si tiene il 25 settembre, è la fiducia che la comunità riserva alla nostra professione. Un elemento fondamentale in una fase, ha argomentato la FIP, in cui si assiste a una diminuzione della fiducia del pubblico nei confronti di molte figure e istituzioni, in buona parte a causa del proliferare di cattiva informazione e di posizioni contraddittorie a proposito della pandemia. 

Ma non c’è soltanto questo aspetto: la fiducia nasce e si mantiene nella coerenza tra parola e azione. Abbiamo sempre sostenuto di essere il primo presidio sul territorio e lo abbiamo puntualmente e concretamente dimostrato anche durante questo terribile anno e mezzo di emergenza sanitaria. In questa giornata, quindi, è doveroso ringraziare tutti i colleghi che si sono prodigati per la collettività, nel territorio e nell’ospedale, dovunque esercitino la professione. E ricordare quelli tra noi che hanno pagato con la vita il loro impegno nella tutela della salute della popolazione.

Ma un altro aspetto deve essere sottolineato in questa giornata: sulla base delle nostre competenze, dei nostri valori e della fiducia che ci riconosce da sempre la comunità, abbiamo fatto in questi mesi difficilissimi un ulteriore passo in avanti nell’evoluzione del nostro ruolo. Abbiamo portato a compimento nuovi servizi, dalla dematerializzazione delle ricette al potenziamento della consegna a domicilio, dalla partecipazione alle campagne di screening per il SARS-CoV-2 alla partecipazione alle campagne vaccinali, quella contro la COVID e quella, imminente, contro l’influenza stagionale. Un segno della capacità del farmacista di rispondere alle emergenze accettando la sfida di ampliare il suo intervento. Una sfida che abbiamo accettato e vito, al punto di colmare il ritardo che l’Italia aveva accumulato rispetto alle nazioni in cui da tempo si erano adottate la pharmaceutical care e la partecipazione del farmacista al processo di cura, in collaborazione con gli altri professionisti sanitari.

Infine, in questo anno abbiamo assistito all’avvicinarsi della conclusione di questioni annose, a cominciare dal rinnovo del contratto di lavoro dei farmacisti collaboratori, e dai primi interventi sulla remunerazione delle stesse farmacie. Risultati ai quali ora devono aggiungersi l’equiparazione del trattamento degli specializzandi in farmacia ospedaliera a quello dei loro colleghi di area medica, la riforma del corso di laurea e gli altri che la Federazione ha indicato nel documento sulla professione di palazzo Marini e perseguito in questi anni.

Abbiamo molti motivi per solennizzare questa Giornata internazionale del farmacista: per i risultati che abbiamo raggiunto, per gli ulteriori obiettivi che insieme possiamo raggiungere, per la certezza di avere fatto fino in fondo il nostro dovere, anche nelle condizioni difficilissime in cui si è trovato il paese e, soprattutto, per la consapevolezza che i nostri concittadini hanno riconosciuto il nostro impegno.

Andrea Mandelli

FOFI
Fondazione Cannavò