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Nella sostenibilita' del Servizio Sanitario le proposte della professione hanno un ruolo centrale

 

Le conclusioni raggiunte dall’Indagine conoscitiva, svolta dalla 12ma Commissione Sanità del Senato sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, rappresentano una occasione fondamentale per riaffermare la centralità del sistema sanitario nazionale e al contempo una summa articolata di indicazioni per garantirne non soltanto la sopravvivenza, ma soprattutto lo sviluppo in funzione del mutare della domanda di salute, dell’innovazione e anche della necessità di individuare le strategie migliori per rispettare le compatibilità economiche. Questo emerge in modo chiaro sin dalla premessa di un lavoro ben articolato e complesso a cui si sono dedicati con grande responsabilità i relatori del provvedimento: i senatori Luigi d'Ambrosio Lettieri e Nerina Dirindin.

“Il Servizio Sanitario Nazionale è un prezioso patrimonio del nostro paese che nei principi di equità, universalità e solidarietà trova il suo fondamento, rappresentando non solo uno dei migliori modelli di prevenzione e cura esistenti al mondo ma anche un presupposto di coesione sociale e cifra distintiva della nostra Democrazia", sostiene il Senatore D’Ambrosio Lettieri, vice presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.

“L’indagine condotta dalla Commissione, aggiunge D'Ambrosio, ha dimostrato che le dinamiche demografiche - si vive di più e si nasce di meno-, lo sviluppo delle patologie croniche con i relativi costi stimati in circa il 75% delle risorse complessive destinate alla sanita e i costi dell'innovazione, rappresentano alcune delle principali aree di criticità, che pongono seri problemi non solo di sostenibilità economica ma soprattutto dì governance. Occorrono, infatti, finanziamenti certi che oggi sono programmati in misura inadeguata anche rispetto alle percentuali minime, rapportate al Pil, sotto le quali l'OMS indica lo stato di rischio.

Ma occorrono anche interventi radicali per garantire ai cittadini Livelli Essenziali di Assistenza, omogenei sull'intero territorio nazionale e ridefiniti in base a principi di priorità e di acclarato valore scientifico. È altresì necessario un radicale cambiamento della governance che deve essere garantita da elevate competenze e da una rinnovata etica della responsabilità. Contrasto a sprechi e corruzione, digitalizzazione della sanità (fascicolo sanitario elettronico e dossier farmaceutico), politiche per personale e rinnovo dei contratti, rilancio delle politiche socio-assistenziale del territorio attraverso lo sviluppo di sinergie inter professionali, cronicità e domiciliaritá, rappresentano importanti aree di intervento che, sulla base delle valutazioni emerse anche nelle numerose audizioni svolte, assumono una condizione di priorità".

"Un ruolo di particolare rilevanza" conclude il senatore D'Ambrosio, "viene destinato dalla Commissione al ruolo della farmacia in una prospettiva che, in ragione delle competenze professionali espresse e della capillare distribuzione, ne rilancia il ruolo di presidio sanitario di prossimità con una mission saldata tenacemente a quella del servizio sanitario per prestazioni più efficienti, per una maggiore aderenza alle terapie, per un miglior Governo della spesa e per potenziale le attività di screening e di prevenzione".

Per il presidente della FOFI, Senatore Andrea Mandelli, “I risultati di questa indagine sono importantissimi anche per la nostra professione, per la precisione con cui hanno dettagliato il ruolo che i farmacisti e il servizio farmaceutico possono svolgere nel migliorare la qualità delle cure, orientare il cittadino nelle scelte di prevenzione, massimizzare i risultati dell’investimento nella tutela della salute. Il modello della farmacia dei servizi, spiega la relazione della Commissione Sanità, può contribuire in modo significativo alla qualità del servizio sanitario territoriale e al governo della spesa sanitaria e quindi alla sostenibilità complessiva del sistema. Le prestazioni della pharmaceutical care, a cominciare da quelle a supporto dell’aderenza alla terapia, sperimentate per iniziativa della FOFI, sono un elemento fondamentale per costruire un processo di cura in cui il cittadino è p osto realmente al centro e non viene mai lasciato a se stesso. Il fatto che questi elementi puntualmente disciplinati nel “Documento integrativo” per il rinnovo della Convenzione delle farmacie trovino riscontro nelle conclusioni dell’indagine del Senato è la migliore conferma di come e quanto le proposte elaborate negli ultimi anni dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani siano state considerate e recepite dal decisore politico”.

 

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